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Collaudo edilizio: perché è così importante?

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Scopriamo che cos'è il collaudo edilizio e quali tipologie esistono per capire perché è così importante per poter dichiarare chiuso un cantiere edilizio Aspetto centrale che guida il settore delle costruzioni e dell’edilizia è la necessità di garantire una qualità dei lavori elevata che possa permettere il rispetto delle normative e che sappia rispondere alla responsabilità verso chi vivrà i luoghi e gli ambienti. Ecco perché ogni fase di un cantiere deve essere pianificata e gestita con attenzione per poter essere pronta ad affrontare il collaudo, che rappresenta l’atto finale che certifica la corretta esecuzione dell’intera opera. Vediamo ora nel dettaglio che cosa è il collaudo e quali elementi devono essere verificati perché possa essere ritenuto valido.

30 giu 2025 reading time 22 min Condividi Facebook Linkedin Twitter
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Tavole di cantiere, elmetto protettivo e calcolatrice

Tavole di cantiere, elmetto protettivo e calcolatrice


Le fasi di un cantiere

Dalla progettazione alla realizzazione, sono molte le fasi di cui si compone un cantiere: ideazione del progetto, realizzazione degli scavi e delle fondamenta, creazione delle strutture portanti, degli impianti e delle finiture. In ognuna entrano in gioco materiali, tecniche e figure professionali diverse, che mettono le proprie competenze a disposizione di un progetto che altro non può essere che corale.

In questo processo, il monitoraggio e il controllo delle attività si dimostrano fondamentali per evitare errori che, qualora venissero rilevati troppo tardi, potrebbero comportare rischi strutturali, problemi per la sicurezza e costi elevati.

Come si definisce il collaudo?

Si definisce come collaudo l’insieme delle verifiche tecniche e documentali che servono a certificare che un’opera sia stata realizzata a regola d’arte, nel rispetto dei progetti approvati, delle normative tecniche e delle condizioni di sicurezza. Costituisce l’ultimo passaggio prima della chiusura del cantiere e della consegna dell’opera.

Che cosa implica il collaudo?

Durante il collaudo, il tecnico che viene incaricato di effettuare il collaudo ha il compito di esaminare la conformità dell’opera alle norme e alle regolamentazioni e la funzionalità delle strutture, la resistenza dei materiali, la sicurezza dell’edificio e l’efficienza degli impianti.

Si occupa anche della redazione di un verbale di collaudo, che deve attestare l’idoneità dell’opera per l’uso previsto.

Quali tipi di collaudo ci sono?

Quando si parla di collaudo, non ci si riferisce ad un solo tipo di attività; ne esistono infatti diverse tipologie, ognuna con una funzione specifica e regolata da normative precise. Conoscerne e capirne le differenze risulta fondamentale per garantire che ogni aspetto dell’opera venga verificato con competenza e responsabilità.

Vediamo ora quali sono le diverse tipologie di collaudo.

Collaudo statico

È quella tipologia di collaudo che interessa direttamente la struttura portante dell’edificio: fondazioni, pilastri, solai e coperture. Ha lo scopo di accertare che l’opera edile sia stabile, sicura e conforme al progetto strutturale che è stato depositato nelle fasi preliminari dei lavori di cantiere.

Si effettua attraverso:

  • Esame dei documenti progettuali e delle relazioni tecniche

  • Sopralluoghi di cantiere

  • Verifica delle qualità dei materiali utilizzati nelle varie lavorazioni

  • Eventuali prove di carico, soprattutto per quanto riguarda i solai e le opere speciali

Il collaudo statico è obbligatorio per tutte le nuove costruzioni e per quegli interventi che vanno a modificare la struttura portante dell’edificio; deve essere redatto entro 60 giorni dalla fine dei lavori strutturali e depositato presso il genio civile.

Collaudo tecnico-amministrativo

Si tratta di una forma di collaudo che riguarda soprattutto le opere pubbliche e le grandi opere private e ha l’obiettivo di verificare non soltanto la qualità tecnica dell’intervento ma anche la regolarità contrattuale, economica e documentale delle attività.

Ecco che cosa include:

  • Controllo delle quantità eseguite rispetto al capitolato

  • Verifica dei costi e delle varianti in corso d’opera

  • Controllo della documentazione di cantiere e del giornale dei lavori

  • Rispondenza dell’opera alle norme in materia di sicurezza sul lavoro

Collaudo funzionale, o impiantistico

È un tipo di collaudo che si applica agli impianti tecnologici, come l’impianto elettrico, idraulico, antincendio.

Ha lo scopo di verificare che questi impianti funzionino correttamente, siano sicuri per l’utilizzo e rispettino tutte le normative vigenti.

Capita spesso che venga anche chiesto il rilascio di certificazioni come dichiarazione di conformità o certificazione energetica; si tratta di un documento che è indispensabile per il rilascio del certificato di agibilità.

Altri collaudi speciali

A seconda della tipologia di intervento, ci sono ulteriori collaudi che possono essere previsti; fra questi troviamo, in particolare:

  • Collaudo acustico, che ha l’obiettivo di verificare l’isolamento acustico tra unità immobiliari o verso l’esterno

  • Collaudo termico ed energetico, per controllare le prestazioni energetiche dell’edificio

  • Collaudo ambientale, che è necessario per gli impianti soggetti e normativa ambientale o bonifiche

Cosa bisogna verificare durante il collaudo

Tre operai seduti su un muretto in un cantiere

Compiere un collaudo vuol dire portare a compimento un’attività tecnica approfondita che coinvolge l’intera opera realizzata e la documentazione che ne attesta la conformità. Verificare con accuratezza ogni dettaglio è fondamentale per dichiarare la sicurezza dell’edificio, certificarne le funzionalità e determinarne l’utilizzabilità.

Quali sono però gli aspetti che devono essere effettivamente controllati? Vediamolo insieme:

  • Conformità al progetto approvato: bisogna cominciare i controlli verificando che ci sia coerenza fra ciò che è stato costruito e ciò che era previsto nei progetti esecutivi. Ogni elemento dell’opera - dalla struttura agli impianti, dalle realizzazioni ai materiali – deve corrispondere a quanto indicato nei disegni e nelle relazioni tecniche preliminari

  • Qualità dei materiali impiegati: il collaudatore deve accertarsi che i materiali che sono stati utilizzati siano conformi alle normative tecniche e ai capitolati e ha il compito di verificare le analisi delle certificazioni dei materiali, i riscontri con le prove di laboratorio, la verifica della tracciabilità dei materiali impiegati in cantiere

  • Esecuzione dei lavori a regola d’arte: durante i sopralluoghi, devono essere controllati sia l’aspetto visivo che la precisione costruttiva dell’opera in tutti i suoi dettagli. È importante che ogni piccolo difetto venga corretto per non compromettere la funzionalità e la sicurezza nel tempo

  • Prove tecniche e test funzionali: a seconda della natura dell’opera, un collaudo può richiedere l’esecuzione di prove pratiche, fra cui le prove di carico su solai o ponti, i test di tenuta per impianti idraulici o fognari e la verifica del funzionamento degli impianti elettrici, termici e antincendio

  • Documentazione tecnica e amministrativa: parte essenziale del collaudo è la verifica dei documenti; devono infatti essere controllati i permessi e le autorizzazioni, il libretto dei materiali strutturali, il fascicolo dell’opera e il manuale d’uso e manutenzione, le certificazioni di conformità degli impianti e il giornale dei lavori, fondamentale per ricostruire la cronologia delle attività e degli imprevisti

  • Sicurezza e rispetto delle norme: infine, deve essere verificato che siano state applicate le normative in materia di sicurezza sul lavoro durante tutte le fasi di lavorazione e che l’opera finita rispetti le prescrizioni previste dalle leggi vigenti

Chi può effettuare il collaudo?

Il collaudo deve essere eseguito da un professionista che possa vantare una specifica esperienza nel settore che, ingegnere o architetto, sia abilitato ed iscritto ad un albo professionale. È inoltre fondamentale che il collaudatore sia un tecnico indipendente, pertanto non deve essere coinvolto nella progettazione o nell’esecuzione dell’opera.

Quali sono le normative di riferimento?

Vediamo ora insieme quali sono le principali leggi e i più importanti regolamenti che disciplinano il collaudo:

  • Norme tecniche per le costruzioni

  • D.P.R. 380/2001, ovvero il Testo unico per l’Edilizia

  • Codice dei contratti pubblici – D.Lgs. 36/2023 – per quanto riguarda le opere pubbliche.

Si tratta di norme che definiscono le procedure e le responsabilità e identificano la documentazione necessaria per il collaudo.

Cosa succede se c’è qualche imprevisto

Nel caso in cui durante il collaudo dovessero emergere delle difformità rispetto al progetto originario, delle carenze strutturali o delle problematiche sugli impianti, diventa necessario procedere con rilievi puntuali e con la redazione di un verbale che presenta le prescrizioni da adempiere.

L’opera non può essere considerata conclusa e nemmeno utilizzata fino a quando non saranno risolti tutti i problemi che sono stati rilevati; in alcuni casi, una perizia tecnica o un secondo collaudo possono essere necessari.

L’importanza della digitalizzazione

Scegliere di dotarsi di strumenti digitali come Mela, l’app che consente di gestire il cantiere dallo smartphone scattando foto, compilando rapportini di lavoro e tracciando i sopralluoghi, rappresenta un aiuto fondamentale per la creazione di tutti i documenti che sono necessari per un collaudo edilizio.

Avere la possibilità di creare, organizzare e gestire tutti i contenuti che servono per poter avere disponibili in un unico contenitore i documenti che permettono di superare un collaudo aiuta a portare a termine in modo efficace ed efficiente tutte le lavorazioni.

Un semplice strumento consente di rendere semplice e veloce il controllo di tutti gli aspetti e gli elementi che sono necessari per la gestione e la buona riuscita dei lavori edili in un cantiere, rendendo così possibile il superamento del collaudo.

Conclusioni

Come abbiamo visto nell’articolo, il collaudo rappresenta un documento essenziale che ha la capacità di rappresentare e testimoniare il livello qualitativo di un lavoro edile. Dotarsi di strumenti digitali rappresenta un passo fondamentale per riuscire a sfruttare i vantaggi che la tecnologia sa offrire per ottimizzare i lavori e efficientare i processi di cantiere, garantendo i risultati che i clienti e il mercato si aspettano.

FAQ: Domande Frequenti sul collaudo edilizio

Si definisce come collaudo l’insieme delle verifiche tecniche e documentali che servono a certificare che un’opera sia stata realizzata a regola d’arte, nel rispetto dei progetti approvati, delle normative tecniche e delle condizioni di sicurezza. Costituisce l’ultimo passaggio prima della chiusura del cantiere e della consegna dell’opera.

Durante il collaudo, il tecnico che viene esaminato di effettuare il collaudo ha il compito di esaminare la conformità dell’opera alle norme e alle regolamentazioni e la funzionalità delle strutture, la resistenza dei materiali, la sicurezza dell’edificio e l’efficienza degli impianti.

Quando si parla di collaudo, non ci si riferisce ad un solo tipo di attività; ne esistono infatti diverse tipologie, ognuna con una funzione specifica e regolata da normative precise. Conoscere e capire le differenze tra collaudo statico, collaudo tecnico amministrativo e collaudo funzionale risulta fondamentale per garantire che ogni aspetto dell’opera venga verificato con competenza e responsabilità.

Il collaudo deve essere eseguito da un professionista che possa vantare una specifica esperienza nel settore che, ingegnere o architetto, sia abilitato ed iscritto ad un albo professionale. È inoltre fondamentale che il collaudatore sia un tecnico indipendente, pertanto non deve essere coinvolto nella progettazione o nell’esecuzione dell’opera.


Alessandro Cognigni

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