Indietro Indietro

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Mela Academy Per il Coordinatore della Sicurezza

Quanto dura la guerra dopo la fine di un conflitto? Purtroppo, molto tempo ancora. Il territorio porta dentro sé per anni la devastazione della guerra, e può causare oggi, se non si sta attenti, ancora distruzione. Con il Dott. Adriano Ciani parliamo della valutazione del rischio, che deve affrontare il CSP, dovuto alla probabile presenza di ordigni bellici inesplosi che potrebbero trovarsi nel terreno durante le attività di scavo.

08 lug 2021 reading time 06 min Condividi Facebook Linkedin Twitter
Facebook Linkedin Twitter
Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici


Oggi inauguriamo un nuovo spazio dedicato ai Coordinatori della Sicurezza. Protagonista è il Dott. Adriano Ciani che ci parlerà di molti aspetti interessantissimi del suo lavoro, ma soprattutto di come renderlo più efficiente, più semplice e senza rischio di errore.

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Adriano Ciani è titolare dello Studio Tecnico Specialistico Ciani Consulenti di Udine, certificato ISO 9001:2015. Lo Studio opera da 25 anni in tutta Italia, ma il suo particolare focus è relativo ai servizi attinenti all’Architettura e all’Ingegneria e alla Consulenza Tecnica ed Economica per Appalti di Committenti Pubblici o Concessionari di Enti Pubblici siti nel Triveneto.

Il Dott. Ciani ha sviluppato un metodo fatto di un processo strutturato che comprende circa 23 momenti per eseguire il lavoro di CSP - Coordinatore Sicurezza per la Progettazione - e CSE - Coordinatore Sicurezza in fase di Esecuzione.

Il metodo è evoluto negli anni, validato da due Enti di certificazione (DNV e RINA), quindi adottato come buona prassi nel loro disciplinari da diverse Stazioni Appaltanti ed Associazioni Tecnico-Professionali.

Il Metodo Ciani permette a qualunque CSE di trovare le linee guida fondamentali dei lavori e di poter fare verbali senza PEC.

La versione semplificata del Metodo Ciani messo a punto per Mela prevede 8 step principali, con l’obiettivo di risolvere i problemi gestionali dei CSP/CSE.

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Artificieri che esaminano una bomba

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Si dice che il passato non si dimentica e che ciò che è successo ieri, inevitabilmente, influenza l’oggi. Noi, si sa, siamo tecnici e non letterati né filosofi, ma oggi con il Dott. Ciani parleremo di passato. E come evitare che quello che è successo sul nostro territorio durante i due conflitti mondiali possa avere ripercussioni sul presente. Proprio sugli scavi per le opere pubbliche e private.

I dati (impressionanti!) fanno ben intendere la rilevanza del fenomeno. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tralasciando gli ordigni di altro tipo, le fonti militari avevano valutato una presenza sul territorio nazionale di circa 37.900 tonnellate di bombe d’aereo inesplose. Attualmente si ritengono presenti sul territorio nazionale circa 15.000 tonnellate di bombe d’aereo inesplose

quotes

Un esempio? Solo nel 2015, gli artificieri del Geniodife hanno effettuato in Friuli Venezia Giulia 145 interventi di rimozione e brillamento di ordigni bellici in altrettanti Cantieri

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Contraerea - 1a Guerra Mondiale - Foto storica

Il rischio di presenza di ordigni bellici: il lavoro del Coordinatore della Sicurezza

Con la Legge 177/2012 (in vigore ‘parzialmente’ fin dal 02/11/2012 ma a seguito di proroga introdotta dalla Legge n.21 di conversione Milleproroghe, in vigore ‘totalmente’ il 26/06/2016) c’è stata una sostanziale modifica del D.Lgs. 81/08 e s.m. - Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro - in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici.

Quali sono state le novità introdotte per i Committenti, i Coordinatori per la Progettazione e per le Imprese Affidatarie ed Esecutrici?

“La Legge 177/2012 integra gli Artt. 28, 91, 100, 104, e gli allegati XI e XV del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. con l’obbligo di valutare, da parte del Coordinatore per la Progettazione – CSP il rischio dovuto alla possibile presenza di ordigni bellici inesplosi rinvenibili durante le attività di scavo nei cantieri temporanei o mobili, all’interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento - PSC ”, spiega Ciani.

"A suo carico è, infatti, la valutazione del rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici inesplosi che potrebbero essere rinvenuti durante le attività di scavo nei cantieri (VOB). Se il CSP ritiene che il rischio sia concreto - sia la probabilità di un rinvenimento che l’entità del danno dovuto all’innesco dell’ordigno - si dovrà procedere con la bonifica preventiva del territorio in cui è situato il Cantiere”.

quotes

Insomma, incombe sul CSP una grossa responsabilità. Responsabilità di cui magari non dispone neanche dei mezzi per affrontare al meglio.

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici
Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Bombe della 1a Guerra Mondiale trovate in Friuli

Il processo di verifica, di bonifica e di eventuale disinnesco del rischio di ordigni bellici

“Una volta che il CSP ha constatato il possibile rischio di ordigni bellici e quindi si rende necessaria la bonifica del terreno, il Committente provvede a incaricare un’Impresa specializzata con i requisiti previsti dall’art 104, comma 4 bis del TUSL” spiega Ciani.

L'impresa incaricata dovrà essere iscritta all’albo introdotto dal Decreto n. 82/2015 e in possesso di adeguata capacità tecnico-economica, che impiega idonee attrezzature e personale dotato di brevetti per l'espletamento delle attività relative alla bonifica sistematica e che risulta iscritta in un apposito albo istituito presso il Ministero della difesa.

Quindi si passa all’attività di bonifica preventiva e sistematica (BB), svolta sulla base di un parere vincolante dell’Autorità Militare competente per territorio. Questo riguarderà le specifiche regole tecniche da osservare in considerazione della collocazione geografica e della tipologia dei terreni interessati e dell’opera/progetto da realizzare.

Nel caso di rinvenimento di una bomba o altri ordigni inesplosi durante l’attività di bonifica, questa dovrà essere scoperta e lasciata sul posto. Saranno poi gli artificieri del GenioDIfe gli unici autorizzati a far brillare l’ordigno oppure a spostarlo.

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici
Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Diverse tipologie di ordigni bellici rinvenuti nel territorio

Rischio di presenza di ordigni bellici inesplosi: un metodo per evitare errori di valutazione

La prima domanda è: come può Il CSP sapere se c'è la possibilità di trovare sottoterra bombe d’aereo, mine, proiettili di artiglieria, granate, razzi, bombe a mano, munizionamento di armi portatili inesplosi, risalenti alla 2a o alla 1a Guerra Mondiale (e parliamo di eventi avvenuti da 80 a più di 100 anni fa? 

“Proprio così, grava sul Coordinatore per la Progettazione una bella responsabilità e una serie di oneri. Per prima cosa, egli esegue la valutazione del rischio di presenza di ordigni bellici inesplosi rinvenibili durante le attività di scavo nei Cantieri (VOB) quindi ne dovrà riportare gli esiti nel Piano di Sicurezza e Coordinamento” ribadisce Ciani. Ma ha bisogno di un algoritmo affidabile.

Vediamo ora i casi in cui si può trovare il CSP, visto l’esito della VOB:

  • 1° Casistica: il Coordinatore per la Progettazione (CSP) non intende procedere con la bonifica preventiva (BB) del sito nel quale è collocato il Cantiere
  • 2° Casistica: il Coordinatore per la Progettazione (CSP) intende procedere totalmente o parzialmente con la bonifica preventiva (BB) del sito nel quale è collocato il Cantiere

“Nel caso 2, prima di stimare i costi della sicurezza correlati da riportare nel Piano di Sicurezza e Coordinamento, è consigliabile che il CSP si consulti con gli Uffici dell’Autorità Militare competente per territorio, per evitare di sovrastimare o sottostimare detti costi. Quindi dovrà individuare esattamente le tempistiche di realizzo della bonifica preventiva e sistematica al fine di inserirle nel cronoprogramma lavori.


Foto aerea 2a guerra mondiale
Foto aerea bombardamento 2 guerra mondiale

Foto aeree dei bombardamenti degli Alleati - 2a Guerra Mondiale

Fin qui ok. ma a quali rischi va incontro il CSP se le sue valutazioni non sono corrette?

“I rischi sono davvero gravi e importanti” spiega Ciani. “Se ha deciso di non procedere con la bonifica e si trova un ordigno, le conseguenze, com’è facile immaginare, saranno disastrose. Se invece procede con la bonifica e alla fine non si trova nulla, rischia incorrere in un danno erariale, e anche questo è un terribile impiccio”.

Come può procedere allora per assicurarsi di agire al meglio e di fare la scelta giusta? “La norma dà solo un ordine e non una metodologia. Anche il Consiglio Nazionale Ingegneri ha risolto il problema parzialmente, in quanto non è stata attuata una metodologia analitica. Le polizze di responsabilità professionale, per completare il quadro, non coprono automaticamente questo obbligo” continua Ciani.

“Per questo, mi sono detto fin dal 2016, ogni CSP deve avere un supporto base. Perché, al di là dei peggiori scenari possibili visti poco fa, è in ogni caso fondamentale che il coordinatore si faccia un’idea precisa dei costi per la bonifica bellica. Se il coordinatore non conosce i capitolati, può fare infatti una valutazione sottodimensionata quindi rischia di incorrere in una riserva da parte dell’Impresa.

E se un CSP si dimentica di fare la VOB o la fa parzialmente? Minimo incorre nelle sanzioni previste dall’Art. 158 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. con una ammenda dai 2.800 ai 7.100 euro o con l’arresto da 3 a 6 mesi non parliamo poi se l’ordigno esplodendo dovesse creare infortuni, si sommerebbe quanto previsto dal codice penale."

quotes

Il coordinatore deve effettuare la valutazione dei rischi ma ha bisogno di un algoritmo affidabile. Per questo ho elaborato una metodologia completa di un algoritmo affidabile ed efficace

Come dare allora al Coordinatore una giusta formula per accertare se la bonifica bellica è veramente necessaria, e come fargli evitare la responsabilità su un eventuale danno erariale?

Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici
Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Mitragliatrici - 1° Guerra Mondiale               Bombardamenti degli Alleati - 2° Guerra Mondiale

Rischio di presenza di ordigni bellici inesplosi negli scavi: i passaggi del Metodo Ciani

Il metodo prevede diversi step che partono dall’esame di mappe dei territori e di fonti storiche:

  • Per prima cosa occorre effettuare un’indagine storica al fine di accertarsi se il territorio su cui si deve effettuare uno scavo può essere stato bombardato o interessato da operazioni militari durante i due conflitti mondiali. Le fonti quindi saranno:
  • Memorie di cittadini e Associazioni
  • Fonti bibliografiche di storia locale
  • Fonti diaristiche (edite o conservate in archivi pubblici)
  • Fonti conservate presso gli Archivi di Stato: archivi dei Comitati Provinciali Protezione
  • Antiaerea e archivi delle Prefetture
  • Fonti bibliografiche internazionali
  • Fonti conservate presso archivi civili e militari dei paesi Alleati (microfilm dei bombardamenti)
  • Sitografia specializzata
  • Aerofototeca Nazionale
  • I dati ricavati da tali fonti andranno georeferenziati sulla cartografia attuale (si può a tale scopo utilizzare Google Maps) redigendo circostanziata tavola tecnica con l’indicazione delle aree che hanno subito bombardamenti (e la tipologia e quantità delle bombe lanciate), la posizione delle contraeree (caratteristiche e gittate degli armamenti), la posizione di siti militari strategici e degli obiettivi strategici nonché l’indicazione dell’area del nostro Cantiere e le varie correlazioni.
  • Infine con l’algoritmo verrà valutato il rischio VOB cioè di possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi indicando con diverse colorazioni nella tavola tecnica in funzione all’esito, l’entità del rischio nel Cantiere oggetto di scavo quindi riportando nel PSC le conclusioni. Il rischio VOB potrà essere: molto alto (color rosso) alto (color marrone) o medio alto (color arancione) o medio (color giallo) o basso (color verde). Nella tavola tecnica l’area di Cantiere verrà contornata con una linea blu e suddivisa in aree di 100 Mq cadauna (reticolo quadrato di color nero). La bonifica bellica non verrà prevista nelle aree di color verde cioè con rischio basso mentre verrà prevista e stimata dal CSP per le altre aree
Il Coordinatore della Sicurezza e il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici

Esempio di Tavola Tecnica

Come si noterà dall’esempio l’efficacia del metodo porta con cognizione di causa a stabilire se prescrivere o no la bonifica bellica e dove eseguirla.

Un’ultima generale considerazione, conclude Ciani “Non ci può essere un ordigno inesploso nella sezione di terreno oggetto di precedenti lavorazioni o nella sezione dove è stato riportato materiale vagliato o dove vi è roccia. Quindi bisognerà tener conto nella VOB dell’eventuale presenza di opere sotterranee/sottoservizi

Inoltre non ci può essere, in un terreno, una bomba di aereo inesplosa ad una profondità superiore a 7 mt se non sotterrata appositamente”.


Dott. Adriano Ciani

Condividi
Facebook Linkedin Twitter

Hai qualche domanda?
Parla con un esperto

Contattaci
Scrivici subito su WhatsApp!