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I numeri del Superbonus 110%

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I numeri da tenere ben presente per ottenere la maxi-detrazione. Che per inciso non è affatto scontata, se mancano determinati requisiti.

10 set 2020 reading time 02 min Condividi Facebook Linkedin Twitter
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I numeri del superbonus

I numeri del superbonus


I numeri del superbonus 110%


I numeri del superbonus 110%. L'incentivo, introdotto a maggio 2020 con il Decreto Rilancio e convertito nella Legge 77/2020, è il vero tormentone di questi mesi, e se diventerà strutturale, ne parleremo ancora per molto tempo.

Le prospettive per chi pensa di realizzare progetti di ristrutturazione con incentivi fiscali al 110% sono più che rosee, ma alcuni numeri sono da tenere ben presente per ottenere la maxi-detrazione, che non è affatto scontata, se mancano determinati requisiti.

Il numero d'eccezione: 110 (%)

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Il nuovo incentivo "rinforzato" per lavori di risparmio energetico e antisismico è un ecobonus con un credito d’imposta pari al 110% della spesa sostenuta per uno degli interventi contemplati nell'incentivo.

Questo significa che, se si accede al bonus si avrà diritto a una riduzione delle imposte dovute allo Stato, pari al valore percentuale dell'agevolazione, spalmate in 5 rate annuali dello stesso importo.

Il numero è davvero "rivoluzionario"! Non si era mai visto nei diversi ecobonus che si sono avvicendati dal 1998 una percentuale così alta. Ciò significa che la cifra restituita al privato sarà persino superiore a quella spesa.

Non solo, si può addirittura cedere lo stesso credito d'imposta all’impresa che realizza i lavori, e che a sua volta lo incasserà dal fisco.

Insomma, per i privati, se le cose sono fatte a regola d'arte, significa far svolgere i lavori di ristrutturazione praticamente gratis nell’ecobonus!

I numeri del superbonus 110%

>25 (%): la superficie dell'edificio da ristrutturare o coibentare

Per ottenere il super incentivo, i lavori di isolamento delle pareti "opache verticali, orizzontali e inclinate" devono interessare l'involucro dell'immobile necessariamente con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio.

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Attenzione: In questo bonus rientrano solo gli interventi di grande entità e non le piccole opere di ristrutturazione come interventi di coibentazione di superfici limitate. Per queste ultime sono previsti comunque sgravi fiscali, ma non del 110%.

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5 rate per ottenere il rimborso

La detrazione fiscale del 110% sarà suddivisa in 5 rate della stessa cifra. Per esempio, a fronte di una spesa di 20.000 euro, si otterranno 22.000 euro di detrazione, pari a 4.400 euro annui. L'intera cifra sarà recuperata nelle 5 dichiarazioni dei redditi successive ai lavori di efficientamento energetico e ristrutturazione.

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2 le classi energetiche da "saltare"

Per ottenere il bonus bisogna fare il salto di due classi energetiche (per esempio dalla D alla B). Se l'immobile si trova già in una delle prime tre classi energetiche, basterà salire alla classe energetica più alta. Per esempio: se siamo in classe “A3”, basterà arrivare alla classe “A4” per usufruire del superbonus.

L’intervento di riqualificazione e miglioramento energetico deve essere attestato da un APE (Attestato di Prestazione Energetica) pre e post intervento, in cui è dimostrato il passaggio di classe rispetto all’APE compilato prima dell’intervento.

Quindi, in seguito alla pre-fattibilità servirà un calcolo preciso per iniziare un intervento di riqualificazione che permetta di accedere al Superbonus 110%.

Gli interventi relativi all’ecobonus devono essere asseverati da tecnici abilitati per il rispetto dei requisiti e l'adeguatezza delle spese sostenute in base agli interventi effettuati.

E non si scherza per nulla: ai soggetti che presentano false dichiarazioni o sbagliano le valutazioni si applica una sanzione fino a 15.000 euro.

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Attenzione: per evitare il pericolo di vedersi negare il superbonus o addirittura di ricorrere in sanzioni, è indispensabile raccogliere tutti i documenti e tracciare tutte le azioni compiute prima, durante e a fine lavori.

Per ottenere il superbonus 110% evitandoti grane ai controlli è fondamentale il supporto di una app che:

+ Permetta lo scambio informazioni

+ Registri precisamente ogni fatto e documento

+ Dimostri la veridicità dei dati

come Mela

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4 gli obiettivi del superbonus

Il superbonus è un ecobonus (e un sismabonus) che mira a 4 obiettivi:

1. Incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus)
2. Ridurre il rischio sismico (sismabonus)
3. Incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici
4. Favorire l'installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici

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Attenzione: la maxi detrazione non vale per adeguare edifici preesistenti senza riscaldamento. Il bonus 110% infatti nasce come potenziamento di eco e sismabonus, mentre vale anche su ruderi, fabbricati fatiscenti e non abitabili, dotati però di caldaia preesistente di classificati nella categoria catastale F2 “unità collabenti”.

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2 i soggetti in grado di sostenere le spese di ristrutturazione

L'aspetto davvero innovativo del superbonus è dato dalla possibilità offerta dall'art. 121 del Decreto Rilancio di scegliere, invece della "classica" fruizione dell'agevolazione fiscale, tra due opzioni alternative:

  • Godere direttamente della detrazione fiscale con uno sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari allo stesso corrispettivo
  • Trasformarla in credito d’imposta, con la possibilità di cederlo all’impresa che effettua i lavori o a terzi quali banche, assicurazioni o altri intermediari

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Attenzione: si può scegliere tra queste due opzioni anche a fine lavori o per stato di avanzamento (non più di due per ogni intervento complessivo e con ciascuno stato di avanzamento riferito ad almeno il 30% del medesimo intervento).

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4 i tipi di fabbricati ammessi al superbonus

Sono 4 i tipi di fabbricati residenziali che possono usufruire del superbonus:

  • Condomini
  • Edifici unifamiliari e relative pertinenze
  • Unità immobiliari funzionalmente indipendenti e che abbiamo uno o più accessi autonomi all'esterno (per esempio, villette a schiera)
  • Singole unità immobiliari all’interno di edifici in condominio

Il superbonus vale anche per le seconde case.

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Attenzione: sono esclusi dal superbonus le categorie catastali di lusso, ovvero A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli). Per quest'ultima categoria - castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici - nel Decreto-legge 14 agosto 2020 n.104 sono inclusi nel superbonus gli edifici A/9 solo se aperti al pubblico.

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6 i soggetti che usufruiscono del superbonus

Sono 6 soggetti che possono chiedere e ottenere il superbonus 110%:

  • Le persone fisiche fuori dall’esercizio di attività di arti impresa e professioni
  • I condomini
  • Gli istituti autonomi, case popolari e altri enti con le medesime finalità sociali, che rispettino i requisiti europei dell’in house providing, per gli immobili di loro proprietà e per quelli gestiti per conto dei comuni.
  • Le cooperative di abitazioni per gli immobili da esse posseduti o assegnati in godimento ai propri soci
  • Gli enti del terzo settore (organizzazioni non lucrative di utilità sociale ex D.lgs 460/1997), organizzazioni di volontariato iscritte nei registri, associazioni di pro-mozione sociale registrate.
  • Associazioni e società sportive dilettantistiche registrate, sulle parti di immobili destinati a spogliatoi

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Attenzione: non occorre essere proprietari dell’edificio oggetto dell’intervento per poter beneficiare dell'agevolazione. Sono compresi anche i titolari di usufrutto, i nudi proprietari, i conduttori, purché abbiamo ricevuto il consenso scritto all’esecuzione dei lavori da parte sia del proprietario che dei suoi familiari del locatore. Per i lavori effettuati sulle parti comuni di un condominio in cui si trovano esercenti attività di impresa o arte o professione, anche questi ultimi beneficeranno dell'agevolazione fiscale.

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50.000 € il tetto massimo del superbonus

50.000 euro è il massimo che si puoi chiedere per interventi di coibentazione.

Nello specifico:
– 50.000 euro per gli immobili unifamiliari
– 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
– 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari

Per la sostituzione di impianti di riscaldamento, sono invece previsti i seguenti tetti di spesa:
– 30.000 euro per gli immobili unifamiliari e le villette a schiera
– 20.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio fino a otto unità immobiliari
– 15.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio oltre le otto unità immobiliari.

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Attenzione: per il sismabonus sono stati previsti per gli interventi trainanti limiti di spesa differenziati in base al numero di immobili che fanno parte dell’edifico

I numeri del Superbonus 110%: aggiornamento 2022

I bonus 2020 del Decreto Rilancio sono stati confermati con la legge di Bilancio 2022, ma abbiamo avuto alcuni cambiamenti, dettati dalla necessità di dare una stretta alle numerose frodi registrate nel 2020 e 2021.

Innanzitutto sarà possibile detrarre il Superbonus in 4 anni invece che in 5 anni (in alternativa si può ottenere attraverso lo sconto in fattura o con la cessione del credito)

In caso di cessione del credito, innanzitutto è obbligatoria la richiesta del visto di conformità a un professionista abilitato. Il Decreto Sostegni Ter ha stabilito che il credito d’imposta può essere ceduto una sola volta, a esclusione di chi abbia fatto la cessione prima del 7 febbraio 2022

Un'ulteriore forma di controllo, la circolare 23/E di luglio 2022 dell’Agenzia delle Entrate ha chiesto a Banche e Poste che comprano il Superbonus di porre la massima attenzione alla documentazione fotografica relativa all’intervento effettuato, per provare che il lavoro sia stato effettivamente realizzato.

    Superbonus 110% - Domande e risposte

    1. Quali sono i cambiamenti previsti dal Decreto Antifrodi?
    Il Decreto Antifrodi dell'11 novembre 2022 per far fronte alle numerosi frodi ha stabilito l'obbligatorietà, in caso di cessione del credito, della richiesta di un visto di conformità a un professionista abilitato,

    2. Chi può beneficiare del Superbonus 110%?
    Può avvantaggiarsi della maxi detrazione del 110% le persone fisiche, residenti o non residenti in Italia, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, possessori o detentori di unità immobiliari.

    3. Fino a quando durerà il Superbonus 110%?
    Il Superbonus 110% prevede una proroga fino al 31 dicembre 2025, con aliquote decrescenti. In particolare saranno: 110% fino al 31 dicembre 2023, 70% fino al 31 dicembre 2024, 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025


      Luisa Marcora

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