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Nuovo codice appalti 2023: sintesi e novità in pochi minuti

Mela News News Edilizia Per il Coordinatore della Sicurezza Per il Direttore dei Lavori Per l'Imprenditore Edile

Nell’ultimo anno è stato pubblicato il decreto legislativo 31 Marzo 2023, numero 36 (Dgls 36/23) recante il nuovo codice appalti, che sostituisce il precedente decreto legislativo del 18 Aprile 2016, numero 50. Questo articolo si pone l’obiettivo di guidarti verso la comprensione dei contenuti del nuovo codice e di fornirti una maggiore chiarezza al riguardo. Potrai vedere una rapida panoramica della struttura del codice, le novità e le differenze chiave rispetto al suo predecessore. Alla fine dell’articolo troverai il testo ufficiale ed integrale del nuovo codice appalti 2023.

02 dic 2023 reading time 09 min Condividi Facebook Linkedin Twitter
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Contenuti e novità del nuovo codice appalti 2023 D lgs 36 23

Contenuti e novità del nuovo codice appalti 2023 D lgs 36 23


Indice dei contenuti:


Entrata in vigore del Nuovo codice appalti 2023

Il nuovo codice appalti è entrato in vigore il 1° Aprile 2023 ed ha visto l’applicazione effettiva delle sue disposizioni e allegati a partire dal 1° Luglio 2023.

Tuttavia, un punto di transizione significativo, si verificherà solo a partire dal 1° gennaio 2024. Fino a tale giorno vi sarà un periodo ibrido e transitorio, in cui continueranno a coesistere sia il vecchio che il nuovo codice appalti.


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D.lgs. n. 36/2023, nuovo Codice degli Appalti: I provvedimenti adottati, sono tutti in vigore dal 1° luglio 2023, ma alcuni acquisteranno efficacia dal 1° gennaio 2024

Entrata in vigore nuovo codice appalti 2023

Quali sono i contenuti del nuovo codice appalti 2023 in breve

In questa sezione forniremo una risposta alle domande maggiormente poste riguardo al nuovo codice appalti e nello specifico identificheremo gli argomenti chiave e analizzeremo le novità che quest’ultimo ha portato.


II nuovo codice appalti pubblici consta di 229 articoli, un incremento rispetto ai 220 del vecchio codice.

La struttura si divide in 5 libri principali:

  1. Il primo libro contiene i principi generali e le disposizioni riguardanti la digitalizzazione dei contratti pubblici, la loro programmazione e progettazione.
  2. Il secondo libro riguarda gli appalti di lavori, servizi e forniture. Contiene indicazioni sui soggetti interessati, in particolare le stazioni appaltanti da un lato e dall'altro gli operatori economici.
  3. Il terzo libro riguarda gli appalti dei settori speciali.
  4. Il quarto libro è dedicato al partenariato pubblico-privato ed alle concessioni.
  5. Il quinto libro, infine, riguarda la gestione del contenzioso, l'Anac e contiene delle disposizioni finali e transitorie.

Sono poi presenti numerosi allegati, oltre 30, suddivisi per ciascuno dei 5 libri in cui il codice è organizzato.

Tra i temi affrontati negli allegati del nuovo codice appalti, si citano in particolare:

  • Le attività del RUP
  • La programmazione di lavori e servizi con degli schemi (tipo la verifica della progettazione)
  • I criteri per la formazione dei prezzari regionali
  • La qualificazione delle stazioni appaltanti delle centrali di committenza
  • Le attività di direzione lavori ed esecuzione
  • Il collaudo e la verifica di conformità


Contenuti nuovo codice appalti 2023

PRIMO LIBRO: principi generali e digitalizzazione

Il primo libro del nuovo codice appalti, composto dagli articoli dall’1 al 47, si suddivide in quattro parti principali:

Contenuti primo libro nuovo codice appalti 2023

Prima parte, Libro 1°_Nuovo codice appalti:

La prima parte, a sua volta, si articola in due titoli:

  • TITOLO I: Contiene i principi generali;
  • TITOLO II: Riguarda gli ambiti di applicazione, ovvero i casi in cui si applica il codice, la descrizione della figura del responsabile unico del progetto (RUP) e le fasi degli affidamenti.

Titolo I:

Tra i principi si citano in particolare:

  • Il principio del risultato all'art.1: le stazioni appaltanti devono garantire l'affidamento e l'esecuzione del contratto con tempestività e con il migliore rapporto qualità prezzo, sempre nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza. In altre parole, in ogni situazione, deve essere individuato un obiettivo nel pubblico interesse che dovrà essere raggiunto. L'operato della pubblica amministrazione non è più solo legato al mero rispetto delle leggi esistenti, ma anche al raggiungimento degli obiettivi in tempi ottimali e con il minor impiego possibile di risorse;
  • Il principio della fiducia: deve essere garantita la fiducia tra stazioni appaltanti e operatori economici;
  • Il principio dell'accesso al mercato: le stazioni appaltanti devono favorire l'accesso al mercato degli operatori economici, ed in particolare quelli medio piccoli (PMI), ad esempio mediante la suddivisione in lotti degli appalti;
  • Il principio di buona fede: le stazioni appaltanti e gli operatori economici devono agire entrambi in buona fede;
  • I principi di solidarietà e sussidiarietà orizzontale;
  • Il principio di auto organizzazione amministrativo: le pubbliche amministrazioni (PA) dovranno organizzare in maniera autonoma l'esecuzione di lavori e la prestazione di beni o servizi;
  • Il principio di autonomia contrattuale;
  • Il principio di conservazione;
  • Il principio dell'equilibrio contrattuale;
  • I principi di tassatività delle cause di esclusione e la massima partecipazione;
  • Il principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali.

Titolo II:

Il secondo titolo affronta invece l'ambito di applicazione del codice, le soglie di rilevanza europea, il responsabile unico del progetto, cosiddetto RUP, che come novità, cambia nome rispetto al vecchio codice dove veniva indicato come responsabile unico del procedimento.

Tale figura dovrà occuparsi delle varie fasi dell'appalto distinte nella programmazione, nella progettazione, nell'affidamento e nell'esecuzione. Tra i requisiti del RUP si cita in particolare il fatto che, nel caso di appalti di lavori e servizi di ingegneria ed architettura, quest’ultimo dovrà essere un tecnico abilitato all'esercizio della professione.

Per quanto riguarda i compiti del RUP, questo dovrà coordinare i vari processi che consentono di realizzare quello che è l'intervento pubblico nei termini previsti e nei costi stanziati, anche assicurando i livelli qualitativi. Sono poi specificate le attività del RUP nelle fasi di affidamento, come ad esempio la verifica dei documenti amministrativi e delle offerte, nonché nella fase di esecuzione, come l'attività di collaborazione ai lavori e alla vigilanza, con il direttore dei lavori.

Infine, a conclusione del titolo II, vengono descritte le fasi dell'affidamento.




Seconda parte, Libro 1°_Nuovo codice appalti:

La seconda parte del libro primo è invece dedicata alla digitalizzazione dei contratti pubblici, che deve essere assicurata dalle stazioni appaltanti nel rispetto delle disposizioni del codice dell'amministrazione digitale (CAD), di cui al decreto legislativo 82/2005.

La digitalizzazione, rispetto al vecchio codice dei contratti, viene qui ad essere rimarcata, prevedendo che le stazioni appaltanti utilizzino gli strumenti digitali per gestire tutte le fasi di gara, compreso anche le tecnologie bim.

In particolare, vengono previsti:

-una banca dati nazionale dei contratti pubblici

-il fascicolo virtuale degli operatori economici (FVOE)

-le piattaforme di approvvigionamento digitali

-le procedure automatizzate generali

Secondo quanto previsto dal D.lgs. 30/03/2013 (decreto sulla trasparenza e l’accesso civico), va inoltre assicurata la trasparenza delle informazioni riguardanti i contratti pubblici.

Viene individuata l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) quale gestore della banca dati nazionale dei contratti pubblici, presso la quale deve essere istituito anche il fascicolo digitale per ciascun operatore economico. Per le stazioni appaltanti è inoltre previsto l'utilizzo di piattaforme digitali e sistemi dinamici di acquisizione per l'approvvigionamento di lavori, dei servizi e delle forniture, ovvero il MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione)che è obbligatorio al di sopra di certe soglie.

Terza parte, Libro 1°_Nuovo codice appalti:

La parte terza del libro primo, riguarda la programmazione dei lavori e dell’acquisto di beni e servizi. Per quanto riguarda i lavori è prevista l'elaborazione del programma triennale dei lavori pubblici, che comprende l'elenco delle opere da avviare nell'annualità, specificandone anche la fonte di finanziamento.

Una novità rispetto al vecchio codice è il programma triennale di beni e servizi, che nel vecchio codice era invece di tipo biennale.


Quarta parte, Libro 1°_Nuovo codice appalti:

La parte quarta del libro primo attiene invece alla progettazione dei lavori, servizi e forniture. Per quanto riguarda i lavori è prevista la novità di soli due livelli di progettazione, ovvero il progetto di fattibilità tecnica ed economica ed il progetto esecutivo. Viene quindi eliminato, rispetto al vecchio codice, il progetto definitivo.

Per ciò che concerne invece il progetto di servizi e forniture, viene sempre previsto un unico livello. Il progetto di lavori dovrà inoltre essere validato prima di procedere all'affidamento di lavori e alla sua esecuzione. La validazione viene effettuata dal RUP, se questo non ha partecipato alla progettazione stessa.

Una novità ulteriore del nuovo codice appalti rispetto al precedente è poi rappresentata dalla possibilità dell'appalto integrato, ovvero un appalto che comprende sia la progettazione che l'esecuzione dell'opera.

Ulteriori novità introdotte con il Nuovo codice appalti

Altre novità introdotte nel nuovo codice appalti riguardano gli incentivi tecnici per i dipendenti che si occupano delle attività di progettazione.

Viene previsto, in uno specifico allegato, un elenco delle attività incentivabili.

Tali incentivi tecnici sono a beneficio del personale della stazione appaltante che svolge l’attività. Sono previsti per legge in misura pari al 2% dell'importo a base di gara.

Di questo importo, l' 80% è a favore del personale e il restante 20% è necessario per l'acquisto di beni per lo stesso.

L'importo degli incentivi non può superare nell'arco annuale il trattamento economico complessivo annuo lordo percepito dal dipendente. Tale limite invece, nel vecchio codice, era pari al 50% della retribuzione.

Il nuovo codice, inoltre, prevede l'incremento del tetto massimo, quindi della retribuzione, nel caso vengano utilizzate nella stazione appaltante strumenti digitali per la gestione dei contratti.


SECONDO LIBRO: contratti e procedure

Il secondo libro del nuovo codice appalti, copre una vasta gamma di temi, va dall’art.48 all’art.140, ed è articolato in 7 parti:

  1. Parte prima: dedicata ai contratti sotto le soglie europee;
  2. Parte seconda: contiene delle disposizioni comuni a tutti gli appalti;
  3. Parte terza: interessa le stazioni appaltanti da un lato, e agli operatori economici dall'altro;
  4. Parte quarta: riguarda le procedure per la scelta del contraente;
  5. Parte quinta: disciplina il modo in cui devono svolgersi le procedure, come ad esempio gli atti iniziali, i bandi, gli avvisi e gli inviti, le offerte. Vengono anche trattati i requisiti degli operatori economici e l'esame delle offerte;
  6. Parte sesta: disciplina l'esecuzione dei contratti;
  7. Parte settima: riguarda dei contratti particolari.


Contenuti secondo libro nuovo codice appalti 2023

Analisi delle 7 parti che compongono il secondo libro del nuovo codice appalti

La parte prima del libro secondo:

Come sopracitato, riguarda nello specifico tutti i contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie europee.

La parte seconda del libro secondo:

Parla degli istituti e delle clausole comuni e contiene gli articoli dal 56 al 61. All’art. 56 sono indicate una serie di tipologie di contratti esclusi dal codice, quali ad esempio i contratti di lavoro e l'acquisto e la locazione di beni immobili. Vi sono poi degli articoli interessanti che apportano delle novità nel nuovo codice appalti rispetto al suo predecessore, quale ad esempio l'articolo 58, che riguarda la suddivisione in lotti degli appalti. Come già accennato viene detto che l'artificioso accorpamento di lotti in un unico appalto è vietato e occorre invece tendere a suddividere l'appalto in più lotti funzionali, soprattutto per agevolare le piccole e medie imprese (PMI).

Ulteriori temi affrontati nella parte seconda del libro secondo, sono gli accordi quadro, che dovranno avere durata massima di quattro anni, salvo casi eccezionali, e sono stipulati con uno o più operatori economici. Viene poi disciplinato, nella stessa parte, anche il meccanismo di revisione dei prezzi. All'articolo 60 viene detto che occorre obbligatoriamente inserire negli atti iniziali delle gare delle opportune clausole che contemplano la revisione dei prezzi.

La parte terza del libro secondo:

Riguarda i soggetti che sono tenuti ad applicare il nuovo codice degli appalti, in particolare vediamo le stazioni appaltanti da un lato e gli operatori economici dall'altro.

Le prime, sono coloro che, in generale, pagano gli operatori economici al fine di ottenere lavori, servizi o forniture.

Le stazioni appaltanti possono inoltre aggregarsi ad altre al fine di gestire le procedure in forma unica o centralizzata, in base al tipo di importo di appalto. 

Gli operatori economici, possono invece aggregarsi al fine di partecipare agli appalti formando dei consorzi o dei raggruppamenti temporanei. In quest'ultimo caso gli operatori economici, detti mandanti, devono scegliere uno di essi, chiamato mandatario, al fine di rappresentarli con la stazione appaltante.

La parte quarta del libro secondo:

Parla invece della procedura di scelta del contraente, ovvero dell'operatore economico, in base alle offerte che sono state presentate. Ciascun operatore economico può presentare una sola offerta. La procedura può essere gestita nei seguenti modi: mediante procedura aperta, procedura ristretta, procedura competitiva con negoziazione, dialogo competitivo, partenariato per l'innovazione, procedura negoziata senza bando.

La parte quinta del libro secondo:

Disciplina lo svolgimento della gara. In primo luogo vi potranno essere degli atti preparatori alla gara vera e propria, come le consultazioni di mercato, gli avvisi di pre-informazione e la preparazione dei documenti di gara. Successivamente verranno predisposti i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti. In questa parte, il nuovo codice appalti, specifica tutte le caratteristiche di questi documenti e i termini vigenti. In particolare, all’art.108 vengono normati i criteri di aggiudicazione, che sono: 

-il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa 

-il criterio del minor costo 

Nel primo caso si sceglierà l'offerta che garantisce il maggior rapporto qualità prezzo, scegliendo quella che si comporrà di un'offerta tecnica più una economica, al ribasso. L'offerta migliore è quella che otterrà il punteggio più alto come somma nel punteggio attribuito all'offerta tecnica e all'offerta economica.  La finalità è quindi quella di premiare le offerte non solo da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista tecnico-qualitativo. Nel secondo criterio, invece, viene scelta l'offerta che garantisce il massimo ribasso sulle somme emesse a gara.

La parte sesta del libro secondo:

Si occupa di regolare le fasi di esecuzione dell'appalto, ovvero quella fase in cui l'operatore economico, che si è già aggiudicato l'appalto, inizia le attività al fine di consentire alla stazione appaltante di ottenere lavori, servizi o forniture, oggetto dell'appalto stesso. 

Nel caso di lavori andrà effettuato il collaudo. Nel caso, invece, di servizi e forniture, andrà effettuata la verifica di conformità. Il collaudo finale o la verifica di conformità, come citato nell’art.116 del nuovo codice appalti, devono essere completati non oltre sei mesi dall'ultimazione dei lavori o delle prestazioni, salvo i casi di particolare complessità, per i quali il termine può essere elevato sino ad un anno. Dovrà quindi essere messo il certificato di collaudo che avrà carattere provvisorio e diventerà definitivo dopo due anni. Il collaudatore, inoltre, non potrà essere colui che si è occupato della gara nella progettazione o della direzione lavori o esecuzione.

Una novità rispetto al vecchio codice è rappresentata dalla possibilità del subappalto a cascata, previsto in particolare all'articolo 119 del dlgs 36/2023, che si verifica quando l’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto è oggetto di ulteriore subappalto. Importante è dire che la stazione appaltante dovrà specificare le lavorazioni che non potranno essere oggetto di ulteriore subappalto e quindi del subappalto a cascata

La parte settima del libro secondo:

E' dedicata alla disciplina per alcune tipologie di contratti facenti parte del settore ordinario, in particolare gli appalti di servizi sociali e servizi assimilati, (dedicati per ex. alla persona, alla ristorazione, alla mensa), gli appalti riservati, i contratti nel settore dei beni culturali, quelli che disciplinano i requisiti di partecipazione del partenariato, ricerca e sviluppo, sicurezza e contratti segregati. 


TERZO LIBRO: contratti nei settori speciali

Il libro terzo del codice degli appalti, è invece dedicato ai contratti nei settori speciali come quelli del gas, l'elettricità, l'acqua, il trasporto e si presenta suddiviso in tre parti, che affrontano disposizioni generali, procedure per la scelta del contraente (ad esempio procedure ristrette o negoziate, con o senza bando) e modalità di selezione delle offerte.


Contenuti terzo libro nuovo codice appalti 2023

QUARTO LIBRO: partenariato pubblico-privato e concessioni

Il libro quarto del nuovo codice appalti, è diviso in sei parti ed è dedicato al partenariato pubblico-privato e alle concessioni. Delinea il ruolo di enti concedenti ed operatori economici nel raggiungere un interesse pubblico comune.

Nello specifico per partenariato pubblico-privato si intende un'operazione economica con la quale si instaura un rapporto contrattuale tra un ente concedente e uno o più operatori economici privati, al fine di raggiungere un interesse pubblico che deve sempre essere perseguito secondo anche il principio del risultato citato precedentemente.

Per concessione di lavori o servizi, invece, si intende la realizzazione di un'opera mediante lavori o la predisposizione di un servizio, compresa la gestione dell'opera o del servizio stesso, da parte dell'operatore economico, che si assume così il rischio operativo connesso con la gestione dello stesso.


Contenuti quarto libro nuovo codice appalti 2023

QUINTO LIBRO: contenzioso e controllo

Infine abbiamo il libro quinto del nuovo codice appalti, che si presenta suddiviso in tre parti:


Contenuti quinto libro nuovo codice appalti 2023

La prima parte del libro quinto

La prima parte del libro quinto:contiene la disciplina sul contenzioso che può nascere in tema di appalti, prevedendo delle disposizioni sui possibili ricorsi in sede, sia giudiziaria o tramite una serie di rimedi alternativi. Come? Ad esempio, gli accordi bonari, la transazione e l'arbitrato.

La seconda parte del libro quinto

La seconda parte del libro quinto: riguarda il sistema di gestione e controllo degli appalti pubblici per il tramite dell'ANAC (Autorità Nazionali Anticorruzione). Viene poi prevista, sempre per la gestione degli appalti a livello nazionale, una cabina di regia e la tale gestione degli appalti, affidata in parte anche al ministero delle Infrastrutture.

La terza parte del libro quinto

La terza ed ultima parte del libro quinto: contiene delle disposizioni transitorie, di coordinamento e abrogazioni.


Gli allegati del Nuovo codice appalti 2023

A conclusione del nuovo codice appalti vi è la sezione dedicata agli allegati, suddivisi per ciascuno dei 5 libri in cui il codice è organizzato.

Tra i temi affrontati negli allegati si citano, in particolare le attività del RUP, la programmazione di lavori e servizi con degli schemi tipo, la verifica della progettazione, i criteri per la formazione dei prezzari regionali, la qualificazione delle stazioni appaltanti delle centrali di committenza, le attività di direzione lavori ed esecuzione, il collaudo e la verifica di conformità.

Questo nuovo codice, con il suo approccio dettagliato e aggiornato, mira a migliorare l’efficienza e la trasparenza nei contratti pubblici, promuovendo un ambiente equo e concorrenziale. La sua corretta comprensione e applicazione sono fondamentali per tutte le parti coinvolte in questi processi.


Il Nuovo codice appalti 2023 per l'efficienza e la trasparenza

Per concludere, possiamo dire che Il nuovo Codice Appalti 2023 rappresenta un significativo avanzamento rispetto alla precedente normativa, introducendo innovazioni mirate a rafforzare l'efficienza e la trasparenza nei processi di appalto pubblico in Italia.

Una delle principali novità è l'imposizione dell'uso di piattaforme digitali per l'intera gestione degli appalti, volte a semplificare le procedure e a migliorare l'accessibilità per i potenziali offerenti. Inoltre, il codice stimola la collaborazione e l'innovazione nelle soluzioni proposte. I nuovi criteri di aggiudicazione del contratto vanno oltre il mero prezzo, includendo la valutazione di qualità, innovazione, sostenibilità e impatto sociale delle offerte. Questo promuoverà la selezione di fornitori che danno valore aggiunto, incoraggiando nel contempo soluzioni più sostenibili e innovative.

In sintesi, il nuovo codice appalti 2023 rappresenta un passo decisivo verso la modernizzazione del settore, promuovendo la trasparenza, l'efficienza e la collaborazione in un contesto di crescente digitalizzazione.




Di seguito viene indicato il testo completo del nuovo codice appalti 2023 → https://www.codiceappalti.it/

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Chiara Bussani

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