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Il RUP nel Nuovo codice appalti: chi è, competenze e responsabilità

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A Marzo 2023 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il nuovo codice appalti, dgls 36/2023. Il panorama normativo dei contratti pubblici si evolve costantemente, e al centro di questa trasformazione emerge la figura del Responsabile Unico del Progetto (RUP), ex responsabile unico del procedimento. Questo articolo esplora la sua importanza nel contesto dei contratti pubblici, analizzando le modifiche normative e le nuove responsabilità assegnate al RUP.

04 gen 2024 reading time 06 min Condividi Facebook Linkedin Twitter
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Nuovo codice appalti 2023 il RUP da responsabile unico del procedimento a responsabile unico del progetto

Nuovo codice appalti 2023 il RUP da responsabile unico del procedimento a responsabile unico del progetto


Indice dei contenuti:


1.Introduzione

1.1 Contesto Normativo Attuale

1.2 Differenze tra responsabile unico del procedimento e responsabile unico del progetto nel nuovo codice appalti

2.Nomina e Pianificazione del RUP (responsabile unico di progetto)

2.1 Nomina del RUP: importanza, trasparenza ed efficienza

2.2 Pianificazione del RUP: definire il quadro per il progetto

3.Requisiti, competenze e compiti del RUP nel nuovo codice appalti 2023

3.1 Requisiti e competenze del RUP nel nuovo codice appalti 2023

3.2 Compiti del RUP: ruolo centrale nelle fasi di commessa pubblica

4.Responsabilità Estese del RUP

4.1 Dal Mero Procedimento alla Gestione Completa

4.2 Responsabile di Fase: Distribuzione Efficace delle Responsabilità

4.3 Struttura di Supporto: Ottimizzazione della Gestione della Complessità

5.Partecipazione alle Commissioni Giudicatrici

5.1 Ruolo Chiave del RUP nelle Commissioni Giudicatrici

5.2 Ampliamento delle Responsabilità: Presidente nei Contratti Sottosoglia

6.Conclusioni


1.Introduzione:

1.1 Contesto Normativo Attuale:

Il contesto normativo attuale dei contratti pubblici è in continua evoluzione, data l’esigenza di avere una sempre maggiore efficienza, trasparenza e sicurezza. Con il recente dgls 36/23 si assiste ad un’importante riforma che impatta in maniera significativa su diversi aspetti. Abbiamo già affrontato il tema dei i principali aggiornamenti che ha portato con sè il Nuovo codice Appalti e oggi andremo a vedere più nel dettaglio una delle maggiori novità, ovvero cosa è cambiato nel ruolo del RUP che, da responsabile unico del procedimento diventa responsabile unico del progetto. In questo articolo esploreremo gli aspetti chiave di tale cambiamento.

Importante è dire che il nuovo codice appalti si inserisce in un quadro di rinnovamento, spingendo il RUP da un ruolo precedentemente circoscritto ad uno di cruciale rilevanza. L’attenzione si focalizza sulla necessità di migliorare la gestione delle risorse pubbliche, aumentare la trasparenza nei processi decisionali e promuovere una maggiore efficienza nell’assegnazione dei contratti pubblici.

Ma prima di vedere nel dettaglio l’evoluzione del ruolo del RUP, vediamo subito le principali differenze tra responsabile unico del procedimento e responsabile unico del progetto nel nuovo codice appalti.


Il nuovo responsabile unico del progetto

1.2 Differenze tra responsabile unico del procedimento e responsabile unico del progetto nel nuovo Codice Appalti:

1-Ampliamento del ruolo e del nome:

-Vecchio RUP: il ruolo del responsabile unico del procedimento era spesso associato alla gestione dei singoli procedimenti

-Nuovo RUP (2023): con il cambio della denominazione a responsabile unico del progetto, si sottolinea un ampio cambiamento di prospettiva. Il nuovo RUP non è più limitato alla gestione dei singoli procedimenti, ma assume una responsabilità estesa su tutte le fasi del progetto. Diventa quindi un vero e proprio project manager dell’appalto.

Inoltre è rilevante dire che il RUP , nel nuovo dgls 36/23, e le altre figure coinvolte nella progettazione, vanno sempre più verso l’utilizzo di strumenti digitali specifici del caso (ex:BIM_building information modeling).

2-Responsabilità estese:

-vecchio RUP: tradizionalmente coinvolto dall’ideazione della gara fino all’assegnazione dell’appalto, il vecchio RUP aveva un ruolo più circoscritto a questa fase.

-nuovo RUP: le responsabilità del RUP si estendono a tutte le fasi del progetto, dalla programmazione, alla progettazione, all’affidamento, fino all’esecuzione. La sua centralità nel processo è enfatizzata sin dal primo atto dell’avvio dell’intervento pubblico.

3-Coinvolgimento tempestivo:

-vecchio RUP: il coinvolgimento del RUP poteva variare a seconda del procedimento specifico.

-nuovo RUP: il RUP deve essere nominato sin dal primo atto dell’avvio dell’intervento pubblico, evidenziando la necessità di una presenza tempestiva e influente nella fase iniziale.

4-Partecipazione attiva alle commissioni giudicatrici:

-il nuovo RUP ha la possibilità di far parte delle commissioni giudicatrici e questo rappresenta un significativo ampliamento delle sue responsabilità, influenzando il processo decisionale e l’assegnazione dei contratti pubblici.



In sintesi possiamo affermare che il RUP, nel nuovo codice appalti 2023, assume un ruolo più ampio e influente rispetto al vecchio responsabile unico del procedimento. Ciò riflette l’evoluzione normativa e la volontà di migliorare la gestione degli appalti pubblici.

Quindi possiamo riassumere l’evoluzione della figura del RUP come segue:


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Il RUP, una volta mero responsabile di procedimenti, si trasforma in un attore principale, coinvolto in tutte le fasi del progetto. Questa evoluzione segna un punto di svolta nel modo in cui vengono gestiti gli appalti pubblici.

Delineato un quadro generale delle principali novità che hanno riguardato la figura del RUP nel dgls 36/23 e le differenze rispetto al responsabile unico del procedimento, entriamo ora nel dettaglio di questa figura e andiamo a vedere cosa dice il nuovo codice appalti, in particolare focalizzeremo l’attenzione su:

  • Nomina e pianificazione del RUP;

  • Requisiti, competenze e compiti;

  • Responsabilità estese;

  • Partecipazione alle Commissioni Giudicatrici.

2.Nomina e Pianificazione del RUP (responsabile unico del progetto):


La nomina del RUP riveste un ruolo cruciale nel plasmare il destino di un progetto. Vediamo insieme le dinamiche di nomina e pianificazione, delineando l'importanza di una nomina strategica e di una risposta dinamica alle esigenze del progetto.


Rup responsabile unico del progetto come project maneger nel nuovo codice appalti

2.1 Nomina del RUP (responsabile unico del progetto): importanza, trasparenza ed efficienza

La nomina del responsabile unico del progetto (RUP), rappresenta un atto fondamentale all’interno del nuovo codice appalti 2023. Contrariamente al passato, il nuovo contesto normativo sottolinea l’importanza di una nomina tempestiva e strategica. La scelta del RUP è ora parte integrante del primo atto di avvio dell’intervento pubblico, spesso coincidente con la fase di programmazione.

Come citato nell’art. 15 del dgls 36/23, la nomina del RUP (responsabile unico del progetto) “si basa su criteri chiari di competenza e imparzialità. Il codice appalti 2023 stabilisce che il RUP può essere nominato dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti, e può essere scelto tra i dipendenti a tempo determinato della stazione appaltante o dall’ente concedente, preferibilmente in servizio presso l’unità organizzativa titolare del potere di spesa, in possesso dei requisiti di cui all’allegato I.2 e di competenze professionali adeguate in relazione ai compiti al medesimo affidati, nel rispetto dell’inquadramento contrattuale e delle relative mansioni. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti che non sono pubbliche amministrazioni o enti pubblici individuano, secondo i propri ordinamenti, uno o più soggetti cui affidare i compiti del RUP, limitatamente al rispetto delle norme del codice alla cui osservanza sono tenute. L’ufficio di RUP è obbligatorio e non può essere rifiutato. In caso di mancata nomina del RUP nell’atto di avvio dell’intervento pubblico, l’incarico è svolto dal responsabile dell’unità organizzativa competente per l’intervento.”

La fase della nomina del RUP, svolge dunque un ruolo cruciale nell'assicurare la corretta conduzione dell’intero processo di appalto. La scelta di una figura competente, imparziale e adeguatamente formata è essenziale per garantire l’integrità del processo decisionale e il rispetto delle normative vigenti. La tempestività della nomina del RUP si impegna nella definizione di una pianificazione strategica che copre tutte le fasi del progetto, indica una chiara volontà di assicurare la massima trasparenza, elementare per instaurare la fiducia tra tutte le parti coinvolte.


2.2 Pianificazione del RUP: definire il quadro per il progetto

La pianificazione del RUP rappresenta il passo successivo critico dopo la nomina. Una volta designato, il responsabile unico di progetto, si impegna nella definizione di una pianificazione strategica che copre tutte le fasi del progetto. Questo processo richiede una comprensione approfondita degli obiettivi dell’intervento pubblico, delle risorse disponibili e delle tempistiche da rispettare.

La pianificazione del RUP coinvolge la definizione chiara delle attività che saranno svolte durante le diverse fasi del progetto. Dalla programmazione alla progettazione, all’affidamento all’esecuzione, ogni fase richiede un’attenzione particolare e una gestione oculata. Il RUP si assicura che ogni attività sia assegnata con chiarezza, stabilendo responsabilità specifiche per ciascuna fase e garantendo una distribuzione equa del carico di lavoro.

La nomina e la pianificazione del RUP costituiscono due fasi chiave nell’implementazione del nuovo codice appalti 2023. Questi passaggi definiscono le basi per un’applicazione trasparente, efficiente delle normative sugli appalti pubblici.

Ma quali sono, nel nuovo codice appalti, i requisiti e le competenze del RUP?

Andiamoli a vedere!


3.Requisiti, Competenze e compiti del RUP nel nuovo Codice Appalti 2023:

Mansioni e ruoli del rup nel nuovo codice appalti

3.1 Requisiti e competenze del RUP nel nuovo Codice Appalti 2023:

In conformità con le nuove disposizioni del codice appalti 2023, il responsabile unico del progetto (RUP) deve possedere requisiti e competenze specifici in base al tipo di appalto. Le esigenze di qualifica variano a seconda della natura dei lavori e delle forniture, seguendo rigorose linee guida per garantire la professionalità e l’efficienza del processo.

Per lavori e servizi di ingegneria e architettura, si richiedono competenze tecniche e qualifiche specifiche. Per appalti di lavori e concessioni, si richiede esperienza proporzionale all’entità del contratto. Per servizi e forniture, è necessario un titolo di studio adeguato e costante aggiornamento. Per servizi specifici, potrebbero esserci dei requisiti aggiuntivi. Nei lavori complessi, si richiede esperienza, laurea magistrale e competenza anche come project manager.

La formazione specifica è quindi essenziale.

La riforma mira a garantire il costante sviluppo e l’adeguata qualificazione del RUP per migliorare l’efficienza e la professionalità nel processo di appalto.

Puoi approfondire i requisiti e le competenze del RUP direttamente dall’allegato I.2 del nuovo codice degli appalti (dgls 36/23)

E quali sono i compiti del RUP?


3.2 Compiti del RUP: ruolo centrale nelle fasi di commessa pubblica

Il nuovo codice appalti 2023 assegna al RUP un ruolo centrale in ogni fase della commessa pubblica. Dal coordinamento delle attività di progettazione fino all’esecuzione, il RUP assume una funzione trasversale, garantendo un approccio sinergico ed integrato.

In conformità delle nuove normative, il RUP assume la responsabilità di coordinare tutte le fasi della commessa pubblica. Oltre alla supervisione infatti, il responsabile unico del progetto, funge da punto di riferimento per tutte le parti coinvolte. La gestione integrata delle fasi, riduce i rischi e migliora la qualità del processo di appalto.

Il RUP diventa così il garante della trasparenza, dell’efficienza ed equità nel processo di selezione dei fornitori. La sua partecipazione attiva in ciascuna fase sottolinea il significativo cambiamento nel suo ruolo, delineando una figura chiave nella riforma del codice appalti 2023.

Come citato nell.art. 6 dell’allegato I.2 del dgls 36/23:


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Il RUP coordina il processo realizzativo dell’intervento pubblico nel rispetto dei tempi, dei costi preventivati, della qualità richiesta, della manutenzione programmata. Per la fase dell’esecuzione vigila, in particolare, sul rispetto delle norme poste a presidio della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Se vuoi approfondire nello specifico i compiti del RUP nel nuovo codice appalti, sono indicati al medesimo art. 6 allegato I.2.

Responsabilità Estese del RUP:


Come sopracitato, Il RUP, una volta limitato alla gestione di singoli procedimenti, assume ora un ruolo esteso di responsabilità che abbraccia l'intero ciclo di vita del progetto. Questa sezione esplora la trasformazione da mero procedimento a gestione completa, evidenziando la distribuzione efficiente delle responsabilità.


Rup responsabile unico del progetto nuovo codice appalti 2023

4.1 Dal Mero Procedimento alla Gestione Completa:

Il ruolo del responsabile unico del progetto (RUP) ha subito una significativa evoluzione, trasformandosi da mero gestore di procedimenti a un attore chiave nella gestione complessiva del progetto. Questa trasformazione rappresenta una svolta importante nell’ambito degli appalti pubblici, consentendo al RUP di assumere un controllo più ampio e integrato sul ciclo di vita dell’intero progetto.


4.2. Responsabile di fase: distribuzione efficace delle responsabilità

L'introduzione del Responsabile di Fase ha introdotto una dinamica efficiente nella distribuzione delle responsabilità. Ogni fase del processo di appalto è ora gestita in modo più mirato, consentendo al RUP di delegare responsabilità specifiche e garantendo una gestione ottimale senza sovraccarichi. Questo approccio mira a migliorare la fluidità del processo complessivo.

Come citato nell’art.15 capo 4 del dgls 36/23:

“Ferma restando l’unicità del RUP, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, possono individuare modelli organizzativi, i quali prevedano la nomina di un responsabile di procedimento per le fasi di programmazione, progettazione ed esecuzione e un responsabile di procedimento per la fase di affidamento. Le relative responsabilità sono ripartite in base ai compiti svolti in ciascuna fase, ferme restando le funzioni di supervisione, indirizzo e coordinamento del RUP.”

Questo approccio mira a evitare sovraccarichi e a garantire una gestione ottimale delle singole fasi del progetto.


4.3 Struttura di Supporto: Ottimizzazione della Gestione della Complessità

Altro importante punto, volto a garantire una gestione efficiente delle risorse e a permettere al RUP di concentrarsi sulle decisioni chiave è menzionato al punto 6 dello stesso art.15 del nuovo codice degli appalti, il quale dice che:

“Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono istituire una struttura di supporto al RUP, e possono destinare risorse finanziarie non superiori all’1 per cento dell’importo posto a base di gara per l’affidamento diretto da parte del RUP di incarichi di assistenza al medesimo.”

Questo è un meccanismo essenziale per affrontare complessità particolari.

Quindi, ricapitolando, il RUP potrà avvalersi di responsabili di fase e potrà richiedere una struttura di supporto, e tutto questo garantirà una gestione ottimale degli appalti pubblici dal momento che permetterà al responsabile unico di progetto di concentrarsi sulle decisione chiave.

Siamo giunti quasi alla fine di questo articolo, ma prima di concludere andiamo a vedere un’altra grande novità che interessa la figura del RUP (responsabile unico del progetto) nel nuovo codice appalti.


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5.Partecipazione alle Commissioni Giudicatrici:


Una delle innovazioni più significative del nuovo codice è la possibilità per il RUP di far parte delle commissioni giudicatrici. Questa sezione approfondisce il ruolo chiave del RUP in queste commissioni e l'ampliamento delle sue responsabilità, incluso il potere di assumere la carica di Presidente nei contratti sotto-soglia.


Il rup nelle commissioni giudicatrici del nuovo codice appalti

5.1 Ruolo Chiave del RUP nelle Commissioni Giudicatrici:

La partecipazione del RUP nelle commissioni giudicatrici apre la strada a una valutazione più approfondita delle offerte. La sua conoscenza dettagliata dell'oggetto dell'appalto si traduce in una capacità superiore di identificare l'offerta più idonea.

La partecipazione attiva del RUP favorisce una valutazione più approfondita delle offerte, promuovendo la trasparenza e la correttezza nella selezione.


5.2 Ampliamento delle Responsabilità: Presidente nei Contratti Sottosoglia

L'art.51 del dgls 36/23 cita:

"Nel caso di aggiudicazione dei contratti di cui alla presente Parte con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, alla commissione giudicatrice può partecipare il RUP, anche in qualità di presidente."


Possiamo quindi dire che oltre alla partecipazione, il nuovo codice riconosce al RUP il potere di assumere la carica di Presidente nei contratti sottosoglia. Questo ampliamento delle responsabilità sottolinea il ruolo guida del RUP, non solo come valutatore, ma anche come leader nelle decisioni legate agli appalti.

Ciò rappresenta un autentico punto di svolta. Questo riconoscimento enfatizza il ruolo guida del RUP nel garantire una distribuzione equa e trasparente dei contratti.


6.Conclusioni:

Per concludere abbiamo visto come il RUP, una volta figura marginale, si è trasformato in un protagonista chiave nell'ambito degli appalti pubblici. Il suo ruolo esteso, la partecipazione attiva alle commissioni giudicatrici e la capacità di assumere la carica di Presidente nei casi sopracitati, lo collocano al centro delle decisioni e della gestione efficiente dei progetti.

Il contesto normativo è in costante evoluzione, e il ruolo del RUP si adatta di conseguenza. Esplorare le prospettive future e i possibili sviluppi è cruciale per comprendere appieno il dinamico mondo degli appalti pubblici.

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Chiara Bussani

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